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Rilevazione Presenze normativa

RILEVAZIONE PRESENZE NORMATIVA: Sentenza della Corte UE e misurazione delle ore di lavoro

La sentenza causa C‑55/18 della Corte di Giustizia europea del 2019, valida ancora oggi nel 2022, interpretando la direttiva Ue n. 89/391/CE sulla sicurezza e salute dei lavoratori, impone agli stati membri l'obbligo per i datori di lavoro di individuare un "sistema oggettivo" di misurazione e rilevazione delle ore lavorate dai dipendenti.

Come e quando sono calcolate le ore lavorate dai dipendenti?

Il tutto è partito a fine 2018 quando il sindacato spagnolo si rivolge alla Corte centrale spagnola per ottenere l’obbligo a carico di un Istituto Bancario di istituire un sistema di registrazione dell'orario di lavoro giornaliero svolto dai dipendenti, i quali prestavano un grande volume di straordinari eccedenti alle ore contrattualizzate.

Nella sentenza della Corte si legge: "... né la Deutsche Bank né il governo spagnolo hanno individuato, nel caso di specie, in modo preciso e concreto gli ostacoli pratici che potrebbero impedire ai datori di lavoro di istituire, ad un costo ragionevole, un sistema che consenta la misurazione dell’orario di lavoro giornaliero svolto da ciascun lavoratore.".

La non obbligatorietà di registrazione giornaliera delle ore lavorate rende infatti difficoltoso il controllo per far rispettare i diritti dei lavoratori,  tra cui la previsione di limiti massimi di orario di lavoro, normale e straordinario, di permessi e riposi.
 
 

I paesi membri della Corte UE come possono recepire la Direttiva?

"....gli Stati membri devono imporre ai datori di lavoro l’obbligo di istituire un sistema oggettivo, affidabile e accessibile che consenta la misurazione della durata dell'orario di lavoro giornaliero svolto da ciascun lavoratore".

Nella sentenza della Corte viene definito l’Obbligo di istituire un sistema che consenta la misurazione della durata dell’orario di lavoro giornaliero svolto da ciascun lavoratore e si legge che al fine di assicurare l’effetto utile dei diritti previsti dalla direttiva 2003/88 e del diritto fondamentale sancito dall’articolo 31, paragrafo 2, della Carta, gli Stati membri devono imporre ai datori di lavoro l’obbligo di predisporre un sistema oggettivo, affidabile e accessibile che consenta la misurazione della durata dell’orario di lavoro giornaliero svolto da ciascun lavoratore.

 

Sistemi di RILEVAZIONE E GESTIONE PRESENZE - Come possono aiutarci?

Non si tratta più semplicemente di adottare un semplice sistema di calendarizzazione delle presenze dei lavoratori e di registrazione del numero delle ore di lavoro effettuate in ufficio.
Lo scopo è quello di mettere a disposizione dei dipendenti e collaboratori uno strumento completo di comunicazione diretto con l'Azienda e di migliorare le condizioni di vita e lavoro dei lavoratori. 

Oltre alle ora lavorate in Azienda, si aggiunge anche il fatto che, grazie alle nuove tecnologie e ai dispositivi mobile, siamo sempre più connessi e possiamo lavorare in qualunque orario della giornata e da qualunque luogo. Risulta pertanto utile avere il modo di rilevare anche il lavoro svolto fuori sede, senza obbligare alle più classiche modalità improntate esclusivamente sul controllo della presenza fisica in Azienda

D'altro lato, è importante che si tratti anche di sistemi che soddisfino i criteri in materia di Privacy che, in più occasioni, si sono posti come limite, all'adozione di sistemi più mirati di rilevazione delle presenze.

 

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